lunedì 7 marzo 2011

Il Discorso Del Re


Duca di York e secondogenito di re Giorgio V, Bertie è afflitto dall'infanzia da una grave forma di balbuzie che gli aliena la considerazione del padre, il favore della corte e l'affetto del popolo inglese. Figlio di un padre anaffettivo e padre affettuoso di Elisabetta (futura Elisabetta II) e Margaret, Bertie è costretto suo malgrado a parlare in pubblico e dentro i microfoni della radio, medium di successo degli anni Trenta. Sostituito il corpo con la viva voce, il Duca di York deve rieducare la balbuzie, buttare fuori le parole e trovare una voce. Lo soccorrono la devozione di Lady Lyon, sua premurosa consorte, e le tecniche poco convenzionali di Lionel Logue, logopedista di origine australiana.

Avvalendosi delle strordinarie interpretazioni dei due protagonisti (l'assoluta conferma degli assi Firth e Rush), Tom Hooper ci immerge in un'Inghilterra a cavallo tra le due guerre mondiali supportato dall'eccellente fotografia di Danny Cohen. Ruolo dinastico, aspettative, paure, responsabilità, scelte, intrighi di palazzo e potere pesano come un macigno sulla coscienza del futuro re. Ma è soprattutto sull'asse della parola che si snodano la tensione cinematografica e l'umanissima battaglia del protagonista. Amicizia virile, ruolo centrale della famiglia e spettro bellico viaggiano paralleli sino alla catarsi finale in un crescendo classico e perfettamente confezionato. Inquadrature non convenzionali, ambientazioni reali curate al dettaglio, momenti accuratamenti votati al sorriso o al riso, la cornice sinfonica più che adeguata..Magnifico.

Grandissima Helena Bonham Carter:
"Sai, io ho rifiutato le tue prime due proposte di matrimonio non perchè non ti amassi, ma perchè non sopportavo l'idea di una vita regale. Non sopportavo l'idea di una vita di giri, doveri pubblici o... bhè una vita che non sarebbe stata più veramente mia. Ma poi ho pensato: balbetta così meravigliosamente bene, ci lasceranno in pace."